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Indice europeo di competitività regionale

Il Molise al 201° posto in Europa su 262 regioni analizzate

È stato pubblicato lo scorso 24 agosto l’aggiornamento dell’indice di competitività europeo a cura della Commissione UE.
L’indice si compone di 3 macro categorie di indicatori (pilastri) denominati rispettivamente Basic Group, Efficiency Group e Innovation Group, ognuno dei quali declinato in diversi sub-pilastri, per un totale di 11, che includono, ad esempio, le infrastrutture, la stabilità macroeconomica, l’efficienza del mercato del lavoro, la formazione le condizioni di innovazione tecnologica.
A livello di paese si segnala da subito l’uscita dell’Italia dall’insieme dei best performer europei, classificandosi al 17° posto su 27 dietro a paesi quali Olanda, Belgio, Germania e Svezia, ma anche Portogallo, Cipro, Spagna e Irlanda.
A capitanare la top 100 europea sono Utrecht (Olanda), seguita da “greater” London (UK), Berkshire-Buckinghamshire-Oxfordshire (UK) e Stoccolma (Svezia), mentre la Lombardia che, nella rilevazione 2010 rientrava nelle prime cento posizioni, scivola bruscamente al 128° posto.
Lo studio propone una comparazione dettagliata tra gli indici rilevati nelle diverse regioni ed evidenzia, per il Molise, un avanzamento di 16 posizioni rispetto alla precedente graduatoria che pone la regione al 201° posto sulle 262 analizzate. Nonostante il progresso segnalato, tuttavia, si evidenzia per il Molise un posizionamento arretrato rispetto a tutte le regioni del Nord e del Centro ed accomuna le performance della regione con quelle della Campania, Sardegna Basilicata e Puglia, con risultati paragonabili a quelli raggiunti dalle zone più depresse dell’est europeo.
Analizzando il dettaglio degli indicatori, laddove disponibili su base regionale, per il Molise si evidenzia il recupero di alcune posizioni rispetto all’efficienza del mercato del lavoro, alle condizioni di salute in termini di aspettativa di vita e cause di mortalità, e al PIL pro-capite, mentre si registrano flessioni nelle classifiche relative al sistema di formazione continua, agli addetti nei settori tecnologici e all’attrattività di imprese estere.
Da rilevare, purtroppo, indici molto al di sotto della media per quanto riguarda il pilastro Innovation Group, che comprende indicatori relativi all’innovazione, all’occupazione nei settori trainanti e al livello di maturità delle azioni di R&S.