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Strategia del programma

L’economia della conoscenza (knowledge economy) è caratterizzata da processi di innovazione¹ permanente, capacità di apprendimento continuo, competenze che presuppongono adattabilità, flessibilità e investimenti di accesso alla formazione. La stessa Commissione europea, in primo luogo attraverso la Strategia di Lisbona e, successivamente, Europa2020, persegue un modello di crescita basato sulla conoscenza come fattore di ricchezza: in un mondo in cui i prodotti e i processi si differenziano in funzione dell’innovazione, le opportunità e la coesione sociale vanno potenziate valorizzando l’istruzione, la ricerca e l’economia digitale. In tale contesto, l’innovazione assume un ruolo fondamentale di sostegno ai fattori di competitività dell’intero sistema economico e produttivo regionale. Uno degli assi del POR FESR MOLISE 2017-2013 è stato interamente dedicato a “Ricerca e sviluppo, innovazione e imprenditorialità” con l’obiettivo specifico di “promuovere la capacità regionale di produrre e utilizzare l’innovazione e la ricerca, favorendo il trasferimento delle nuove tecnologie e la crescita dell’imprenditorialità”. In tale asse, uno spazio importante è stato dedicato alle attività di “Animazione e sensibilizzazione” delle imprese e del territorio, inquadrate all’interno della Misura I.1.1. Attraverso la nuova Programmazione regionale 2014-2020 (POR FESR-FSE), e in particolare sulla base della Strategia di Specializzazione Intelligente (RIS3), la Regione Molise intende dare un impulso significativo alle attività e alle iniziative caratterizzate da elementi di innovazione.

¹ Il c.d. Manuale di Oslo, redatto dall’OCSE e dalla Commissione europea, definisce l’innovazione come “l'implementazione di un prodotto (sia esso un bene o servizio) o di un processo, nuovo o considerevolmente migliorato, di un nuovo metodo di marketing, o di un nuovo metodo organizzativo con riferimento alle pratiche commerciali, al luogo di lavoro o alle relazioni esterne” (Fonte: Oslo Manual, Guidelines for collecting and interpreting innovation data, Third edition, OECD 2005).