Interreg: 30 anni di condivisione e assistenza oltre le frontiere
Interreg, il fiore all’occhiello dell’UE per la cooperazione transfrontaliera a livello nazionale e regionale, celebra 30 anni di successi, con l’obiettivo di riuscire a fare sempre di più nel futuro. Nel corso del 2020, ci concentreremo su tre argomenti principali in modo da mostrare di che cosa si occupa Interreg, rispondendo alle principali preoccupazioni dei cittadini.
A partire dal 1990, i finanziamenti Interreg hanno sostenuto programmi di cooperazione tra regioni, autorità locali e cittadini superando le frontiere. Il programma ha finanziato migliaia di progetti e iniziative che hanno contribuito a ridurre le barriere e ad avvicinare le persone. Interreg, noto anche con il nome di cooperazione territoriale europea, arriva direttamente al cuore dell’ideale europeo poiché incoraggia le regioni e i paesi ad affrontare le sfide che solo la cooperazione sa risolvere.
Le celebrazioni che avranno luogo per tutto il 2020 offriranno l’opportunità di illustrare i numerosi successi di Interreg. Esse verteranno anche sul futuro, avviando un dibattito sulla politica di cooperazione post 2020. Sebbene Interreg si occupi della cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale, contribuisce anche a consolidare la cooperazione in un contesto politico più sostenibile attraverso, ad esempio, le strategie macroregionali e il Punto focale per le frontiere.
Il programma Interreg incarna uno dei valori fondamentali dell’UE: la cooperazione tra persone, regioni e paesi che sono vicini. In un momento di crescente introspezione da parte di alcuni cittadini e con un dialogo politico che tende a trascurare i risultati dell’Europa, Interreg ha preso provvedimenti per superare tali ostacoli, contribuendo nel contempo a costruire un’Europa più forte e più coesa grazie alla cooperazione.
Interreg sta già affrontando il tema dei cambiamenti climatici e contribuisce a un’Europa più verde. Incentiva i giovani a lavorare o studiare all’estero e sostiene iniziative per l’apprendimento della lingua dei paesi vicini o il volontariato durante i progetti. Contribuisce ai nostri spostamenti da un paese all’altro, a trovare lavoro nelle regioni di frontiera dell’Europa o al di fuori dell’UE nonché ad accedere ai servizi pubblici più vicini alle nostre case.
Abbiamo tutti bisogno dei vicini
Tutti noi ne abbiamo e sono importanti! Collaboriamo, lavoriamo insieme, decidiamo insieme e insieme creiamo nuove opportunità per un futuro migliore nel nostro spazio europeo comune. Mai prima d’ora la cooperazione è stata così cruciale, perché mai prima d’ora le sfide sono state così globali. Gli incendi boschivi non conoscono frontiere. Si propagano dai pendii alle valli senza chiedere il permesso di valicare una frontiera. Le malattie, l’inquinamento o i disordini sociali si comportano allo stesso modo. Se un lato del confine è interessato, lo sarà anche l’altro.
Tuttavia, sappiamo che la condivisione delle frontiere non ha solo a che fare con la ricerca di soluzioni a problemi comuni. Significa anche sfruttare opportunità comuni, interessi comuni, stili di vita e pratiche culturali comuni. Insieme, creiamo comunità forti e costruiamo ponti tra le persone al di là delle frontiere. Insieme, garantiamo ai cittadini un migliore accesso a istruzione, assistenza sanitaria o a posti di lavoro. Insieme, miglioriamo la connettività e l’accessibilità oltre le frontiere preservando la nostra sicurezza e proteggendo il patrimonio e la natura.
Abbiamo molto più in comune con i nostri vicini di quanto pensiamo. L’Europa ci unisce. Per 30 anni, attraverso Interreg, i programmi di cooperazione dell’UE hanno aiutato i paesi vicini a lavorare insieme per sviluppare comunità forti lungo le frontiere sia interne che esterne. Migliaia di progetti finanziati dall’UE hanno apportato benefici concreti alle regioni frontaliere dell’UE e oltre, creando fiducia e rispetto tra chi condivide uno spazio comune.
Un triplice approccio
Interreg, uno dei due obiettivi della politica di coesione per il periodo 2014-2020, ha un bilancio di 10,1 miliardi di EUR finanziato dal Fondo europeo di sviluppo che ha investito in numerosi programmi di cooperazione responsabili della gestione dei finanziamenti dei progetti.
Sono presenti 60 programmi di cooperazione transfrontaliera, 15 programmi di cooperazione transnazionale e 4 programmi interregionali:
- la cooperazione transfrontaliera sostiene la cooperazione tra le regioni NUTS III di almeno due diversi Stati membri che sono situati direttamente in corrispondenza delle frontiere o adiacenti a esse.
- La cooperazione transnazionale coinvolge regioni di diversi paesi dell’UE che formano aree più ampie per promuovere una cooperazione e uno sviluppo regionale migliori all’interno dell’UE, affrontando congiuntamente questioni comuni.
- La cooperazione interregionale è geograficamente paneuropea e copre aree più vaste.
Un sostegno ai giovani di oggi
I giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni rappresentano il 17 % della popolazione dell’UE. Si trovano tutti ad affrontare sfide comuni, quali i mercati del lavoro deboli e la mancanza di opportunità di istruzione e formazione. Sebbene i giovani non siano immuni a crisi come il riscaldamento globale, il senso di insicurezza e la diffusa mancanza di fiducia nelle istituzioni pubbliche, condividono il desiderio di un futuro migliore. L’UE offre una serie di opportunità, tra cui una maggiore mobilità, pilastro fondamentale per rafforzare la sua posizione quale economia basata sulla conoscenza.
Da 30 anni, Interreg e la politica di cooperazione trovano soluzioni per i giovani. Lavorando insieme, instaurando partenariati e condividendo conoscenze per migliorare i livelli e le competenze nel campo dell’istruzione, Interreg ha contribuito a offrire opportunità di lavoro ai giovani, agevolandone la mobilità tramite tirocini transfrontalieri e la cooperazione tra istituti di istruzione.
Un esempio concreto di questa cooperazione è il progetto di frontiera tedesco-danese «BELT», che ha potenziato la capacità dei giovani di lavorare e studiare da entrambi i lati della frontiera, aumentando così il loro livello di occupabilità. Altrove, oltre 1 000 tirocinanti hanno partecipato al progetto «euregio-Xperience» per esplorare le loro future opportunità nel mercato del lavoro nella regione di confine tedesco-olandese.
Interreg promuove le reti transnazionali per aiutare i giovani imprenditori ad ampliare le proprie competenze. Nella regione del Danubio, il progetto «NewGenerationSkills» si è incentrato sulla capacità di sprigionare il potenziale non sfruttato dei giovani tramite lo sviluppo delle loro competenze e la creazione di un ambiente che consentisse di trasformare le loro idee innovative in realtà. Inoltre, Interreg si fa carico di educare i giovani per renderli più sensibili a temi quali il riscaldamento globale.
In questo senso, il progetto «Youth-together» che si è svolto tra Ungheria e Serbia, ha sostenuto i giovani nell’adattamento a uno stile di vita più sostenibile. Interreg crea fiducia e sicurezza oltre le frontiere istituendo servizi pubblici comuni facilmente accessibili ai giovani. Per esempio, i giovani in Francia e Spagna possono accedere alle stesse cure mediche nell’ospedale di Cerdanya, il primo istituto sanitario transfrontaliero in Europa.
Lo sviluppo del senso di comunità inizia in giovane età. Grazie al progetto Giovani volontari Interreg (Interreg Volunteer Youth, IVY), lanciato nel 2017, circa 400 volontari di età compresa tra i 18 e i 30 anni hanno partecipato a programmi e progetti di cooperazione. IVY fa anche parte del Corpo europeo di solidarietà che offre opportunità di volontariato, tirocini e lavoro, nel proprio paese o all’estero.
Un’Europa verde e climaticamente neutra
Nonostante le frontiere siano state create per definire un senso di appartenenza e identità comune, non riescono a impedire a flora e fauna di attraversarle. L’aria, l’acqua, l’inquinamento del suolo nonché l’uso eccessivo di risorse comuni non riconoscono le frontiere nazionali. Da oltre 30 anni, Interreg promuove la cooperazione in ambito ambientale per preservare i nostri ecosistemi per le generazioni future.
Il progetto «LOS_DAMA!» salvaguarda gli spazi verdi aperti tramite la realizzazione di una rete di città nella regione alpina dell’UE, che comprende Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia. Grazie a questo impegno, una nuova rete di città alpine darà nuova vita a importanti aree verdi. La Commissione europea ha appena presentato il Green Deal come la nuova strategia di crescita dell’Europa con l’obiettivo di un’Europa a emissioni zero entro il 2050. Un elemento risulta imprescindibile: la conquista di un’Europa verde e climaticamente neutra può essere ottenuta solo cooperando. Interreg rappresenta tutto questo e continua a farlo da 30 anni.
MAGGIORI INFORMAZIONI
https://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docgener/factsheet/interreg30_en.pdf
https://interreg.eu/about-interreg/
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