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Piano di azione Verde per le piccole e medie imprese: trasformare le sfide ambientali in opportunità di business

La Commissione Europea ha adottato lo scorso 2 luglio una Comunicazione relativa al “Piano di Azione Verde (Green Action Plan) per le piccole e medie imprese: trasformare le sfide ambientali in opportunità di business”.

Il piano di azione presenta una serie azioni orientate alle piccole e medie imprese proposte a livello europeo per aiutare a sfruttare le opportunità di business che offre la transizione verso l’economia verde. Il Piano di azione verde fissa una serie di obiettivi e di azioni corrispondenti che possono essere classificati in cinque sezioni:

1. Imprese green per accrescere la competitività e la sostenibilità

Il miglioramento dell’efficienza delle risorse nelle piccole e medie imprese offre un enorme potenziale per la riduzione dei costi di produzione e per aumentare la produttività. Si calcola che un miglior uso delle risorse rappresenta un potenziale risparmio di 630 miliardi di euro per anno per l’industria europea.

2. Imprenditorialità verde per le imprese del futuro

La prevenzione e la riparazione dei danni ambientali e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio rappresentano una sfida per la società, ma offrono alle imprese anche nuove opportunità. La "ecoinnovazione", come del resto qualsiasi altro tipo di innovazione, necessita tuttavia di un fertile ecosistema per svilupparsi, così come gli innovatori verdi hanno bisogno di ricevere sostegno per sviluppare le loro idee e di avere accesso ai finanziamenti per poterle tradurre in pratica. Lo sviluppo dell'imprenditorialità verde trae vantaggio dalla vicinanza a centri di conoscenza, nonché dalla disponibilità di personale qualificato e di relazioni industriali che possono facilitare la collaborazione intersettoriale, tutte condizioni che favoriscono la comparsa di cluster ecoinnovativi.

3. Opportunità per le PMI in una catena del valore più verde

Le attività di rifabbricazione, riparazione, manutenzione, riciclaggio ed ecodesign hanno grandi potenzialità di diventare volani della crescita economica e della creazione di posti di lavoro, recando contemporaneamente un significativo contributo nell'affrontare le sfide ambientali. Attraverso l'innovazione e una nuova concezione dei prodotti e della produzione nonché dei modelli di business, le imprese possono ridurre i consumi di materie prime primarie costose e limitare la produzione di rifiuti. Il 60% del totale dei rifiuti dell'UE che non è riciclato, compostato o riutilizzato offre nuove opportunità economiche alle PMI, le quali possono trarre vantaggio dalle catene del valore intersettoriali che fanno un uso più efficiente delle risorse.

4. Accesso ai mercati per le PMI verdi

L'UE ha un interesse strategico ad affrontare adeguatamente le grandi sfide ambientali globali quali i cambiamenti climatici. In molti paesi del mondo in forte crescita economica in cui, in alcuni casi, l'industrializzazione sta muovendo i primi passi, il depauperamento ambientale e le emissioni crescono a un ritmo elevato. Assistere tali paesi nel passaggio a un'economia verde assumerà un'importanza cruciale. Nel contempo, l'UE ha assunto un ruolo guida nel settore delle tecnologie verdi e a basse emissioni di carbonio, il che offre grandi possibilità di combinare il perseguimento degli obiettivi in tema di cambiamenti climatici e degli altri obiettivi di tutela ambientale con lo sviluppo del commercio, degli investimenti e delle attività per le imprese europee, in particolare le PMI, in tali paesi.

5. Governance

La filosofia e le linee generali del piano d'azione verde per le PMI, quali sono state presentate nelle consultazioni pubbliche sul futuro della politica a favore delle PMI e, in particolare, nella consultazione pubblica sul piano d'azione verde, che si è svolta nel quarto trimestre del 2013, sono state accolte con favore dalle amministrazioni degli Stati membri e dalle PMI che hanno risposto.

La gestione efficiente delle risorse costituisce uno dei principali volani della competitività delle imprese dato che, in media, il 40% dei costi dell'industria manifatturiera europea è da attribuire alle materie prime e che tale quota sale al 50% del totale dei costi di produzione se si aggiungono i costi dell'energia e dell'acqua, a fronte di una quota del 20% del costo del lavoro. Il Consiglio europeo del marzo 2014 ha messo in evidenza come l'Europa abbia bisogno di una base industriale forte e competitiva, in termini sia di produzione che di investimenti, quale motore principale di crescita economica e di occupazione. Il Consiglio europeo ha chiesto inoltre un impegno ininterrotto per contenere i costi dell'energia che gravano sugli utenti finali dell'energia, in particolare attraverso ingenti investimenti nel campo dell'efficienza energetica e la gestione della domanda di energia lungo l'intera catena del valore e nella fase di R&S.

La strategia Europa 2020 definisce prioritario per l'UE che essa diventi un'economia sostenibile e fissa obiettivi ambiziosi in materia di iniziative per il clima e di efficienza energetica. Lo "Small Business Act" ha messo in evidenza come l'UE e gli Stati membri debbano consentire alle PMI di trasformare le sfide ambientali in opportunità.

Il piano d'azione verde definisce un orientamento preciso e delinea il quadro dell'assistenza che l'UE, in partenariato con gli Stati membri e le regioni, intende prestare alle PMI affinché queste possano sfruttare le opportunità offerte dal passaggio a un'economia verde.

 
Documenti e link

Communicazione sul Green Action Plan per le SMEs

Lista delle azioni da implementare a livello Europeo all’interno del Quadro Finanziario Pluriennale 2014-2020